TESTIMONI DELLA FEDE E DELLA CARITA’
Ottorino Ciabattini
Ottorino Ciabattini è ancora vivo nella
memoria di molti viareggini per la sua grande bontà: una bontà che lo portava ad essere attento ai
bisogni dei poveri che a lui ricorrevano e di coloro che vivevano in silenzio
una situazione di grande disagio. Nei primi anni del secondo dopoguerra ebbe
anche a ricoprire sia la carica di Vice Sindaco che di presidente dell’E.C.A.
(Ente Comunale di Assistenza). Quello era infatti un periodo in cui si evidenziavano le molte
necessità della popolazione uscita da un immane conflitto, per cui le sue
attenzioni verso queste necessità riportarono un po’ di speranza e un po’ di
fiducia. Era un uomo che si era posto al servizio dei fratelli più poveri, non
per filantropia, ma per spirito di fede in Gesù Cristo. E
le sue scelte di vita ne sono una probante testimonianza. Non a caso ebbe a
ricoprire importanti incarichi presso l’Arciconfraternita della Misericordia,
di cui fu anche benefattore, facendo addirittura erigere la chiesa del
Camposanto, dove riposano sia le sue spoglie che quelle della moglie.
Il richiamo evangelico alla “Povertà per il
Regno” aveva portato Ottorino Ciabattini, in accordo con la moglie, a donare
tutte le sue proprietà ai più bisognosi ed a varie istituzioni. C’è poi da aggiungere
che il piccolo capitale che si era lasciato per vivere, ebbe
a subire la svalutazione del tempo, tanto da venirsi a trovare povero fra i
poveri. Ed a questo proposito non è senza significato che alla morte, la fedele
compagna della sua vita non potè fare altro che
essere accolta in casa di amici.
Secondo la testimonianza di
alcuni sacerdoti che lo conobbero, Ottorino Ciabattini fu anche attento
alle necessità di San Paolino, chiesa che era il cuore della sua vita di pietà,
poiché la Celebrazione Eucaristica e la preghiera costituivano il segreto della
sua instancabile attività e della sua disponibilità verso tutti. Fu anche
membro dell’ “Azione Cattolica Parrocchiale” ed i
giovani che allora frequentavano il “Circolo San Paolino” ancora lo ricordano
attento alle varie attività e necessità, cercando sempre di incoraggiare e di
promuovere nuove iniziative.
Ma “Il Ciabattini”
– come era chiamato – è comunque ricordato (e già lo abbiamo detto) proprio per
il suo amore verso chi si trovava in necessità.
Quando infatti
monsignor Alfredo Sivieri nel 1950 fece ingresso come
parroco in San Paolino, per festeggiare l’avvenimento allestì un ricco pranzo
per i poveri, perché in un’occasione così lieta non potevano essere dimenticati
i prediletti del Signore. Altri episodi potrebbero testimoniare la grande carità di quest’uomo che molti viareggini
del tempo avevano già fatto santo nel loro cuore. Sul letto di morte, infatti,
ebbe a confidare al parroco di San Paolino che lo assisteva, di
essere contento perché stava per incontrare quel Signore che tanto aveva
amato e servito in tutta la sua vita.
Il 28 marzo 1952 tutta la città partecipò al suoi funerali, manifestandogli in tal modo il suo affetto
e il suo ringraziamento per il servizio svolto a favore di tutti, prescindendo
dalle condizioni sociali e dalle ideologie professate, obbedendo soltanto al
comandamento della Carità.
M.R.
“Centenario della Parrocchia” – Pagina 25
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