TESTIMONI DELLA FEDE E DELLA CARITA’

Maria Valtorta

 

Fu un’illustre parrocchiana di San Paolino, Maria Valtorta, nacque a Caserta il 14 marzo 1897 da genitori lombardi e, dopo aver dimorato in varie città del  nord, si trasferì a Viareggio nel 1924 per rimanervi fino alla morte, avvenuta il 12 ottobre 1961. Nella sua casa di Via Antonio Fratti (che ha ora il numero civico 257) Maria Valtorta, colpita da infermità cronica, si offrì completamente al Signore e compì una missione singolare. Stando a letto e servendosi di un cartolare poggiato sulle ginocchia, riempì di suo pugno quindicimila pagine di quaderno, così da essere riconosciuta, dopo la morte, come la più prodigiosa delle scrittrici mistiche.

La sua maggiore opera, conosciuta con il titolo: “Il poema dell’Uomo-Dio”, recentemente corretto con il più autentico “L’Evangelo come mi è stato rivelato”, si compone di dieci volumi che narrano la nascita e l’infanzia di Maria Santissima e del figlio Gesù, i tre anni della vita pubblica di Gesù, la sua Passione, Morte, Resurrezione e Ascensione al cielo, i primordi della Chiesa e l’Assunzione di Maria.

Si tratta di un’opera che si diffonde da quarant’anni senza interruzione e che, con le sue innumerevoli traduzioni, ha raggiunto ogni angolo della terra. Avvince e converte, ma per la sua eccezionalità ha provocato anche forti contrasti. Un libro edito di recente, dal significativo titolo “Pro e contro Maria Valtorta”, raccoglie e analizza gli interventi più autorevoli sull’opera valtortiana, di cui rievoca anche le vicende. Di alto valore spirituale sono anche gli altri scritti pubblicati in cinque volumi, ciascuno con un proprio titolo. Inoltre c’è la “Autobiografia”, scritta per prima, nel 1943, e voluta dal servita Padre Migliorini, suo padre spirituale; con grande talento letterario la Valtorta vi narra la propria storia, umana fino alla passionalità, ascetica fino all’eroismo.

Il 2 luglio 1973, a dodici anni dalla morte, i suoi resti mortali furono traslati dal Camposanto della Misericordia di Viareggio a Firenze, dove ebbero sepoltura onorifica nel complesso monumentale della SS.Annunziata.

 

EMILIO PISANI

Centenario della Parrocchia” – Pagina 24

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